Grazie di esserci.

C’è una persona, nella mia vita.

Una donna che non fa rumore.

C’è un paio di occhi che sono i miei occhi, azzurri come il cielo nelle mattine d’inverno, pulito, battuto da un’aria lieve.

Questa donna mi ha messo al mondo.

Mi ha nutrito, accudito, protetto. È stata sempre al mio fianco, nei momenti grandi e piccoli della mia esistenza. Lo ha fatto senza chiedere nulla in cambio: lo ha fatto perché io sono parte di lei e lei è parte di me, nel cuore, nella testa, nella pancia.

Questa donna mi insegna ogni giorno la forza e il coraggio.

Il potere di un sorriso, di una parola buona. Mi infonde la pace, il perdono, la serenità. È uno scudo, un baluardo. Sottile e resistente come un giunco, proteso ai lati di un fiume impetuoso. È stata nelle tempeste, nella nebbia, nell’oscurità.

La vita l’ha sottoposta a molte prove, ma lei ha saputo lottare.

Combattere in silenzio per non lasciarsi andare, aggrappata a un amore gigantesco, senza confini. È mille in una, questa donna: perché, nonostante le difficoltà, ha avuto la capacità di moltiplicare le sue braccia e le sue gambe, per sostenere tutti coloro che ne hanno avuto necessità.

Da lei ho appreso il valore e il dono della vecchiaia: l’ho vista accompagnare la mia nonna nell’ultimo tratto di vita, tenerle la mano, asciugarle le lacrime. L’ho sorpresa a sollevarle la testa sul cuscino, per farla respirare meglio, per alleviarle un dolore senza voce.

Da lei ho capito che l’amore non sta nelle parole, ma si costruisce nei gesti di ogni giorno, anche in quelli più banali.

L’ho vista prendere e andare, senza fermarsi mai, con il solo scopo di aiutare, di offrire tranquillità e speranza a persone vicine e lontane.

“Chi fa bene, trova bene”: ecco le sue parole più frequenti.

E adesso che è quasi il suo settantesimo compleanno, non riesco a immaginare un regalo all’altezza di quello che provo. Così ho realizzato di getto questo piccolo scritto, che metto qui, per lei e tutti voi che lo leggete.

Grazie di essere quella che sei, mamma. Grazie di essere la nonna di Leonardo, che da te imparerà tutto quello che ho imparato io: per prima cosa l’arte di esserci. E di esserci sempre.

Tanti auguri di cuore.